Libretto al portatore limite 2011
Il libretto al portatore è un tipo di deposito al risparmio che si apre in banca o alle Poste per depositarvi denaro. Chiunque abbia raggiunto la maggiore età può aprirne uno, senza bisogno di fornire nome e cognome e ragione sociale.
Infatti, a differenza di un conto corrente nominale, nel quale compaiono appunto nome e cognome della persona a cui è intestato il conto, il libretto non necessita di tali informazioni.
All’interno del libretto vengono riportate tutte le operazioni effettuati dall’utente, dal prelievo al versamento. Nella nuova finanziaria compaiono alcune norme nuove da seguire per evitare di incorrere in multe di oltre tremila euro: entro la fine di settembre infatti, tutti i libretti al portatore con importi superiori ai 2500 euro dovranno essere estinti, pena la multa di cui parlavamo poco fa.
Nessun libretto al portatore potrà infatti superare tale somma. Questo tipo di disposizione, inserita tra le norme antiriciclaggio fissate dall’articolo 2 del decreto 138/200 e in atto dal 13 agosto di quest’anno, dovrebbe far sì che non sia più possibile effettuare grosse transizioni di denaro senza che siano noti il nome e il cognome e la causale di chi le effettua.
Il limite del libretto al portatore era infatti proprio quello di non permettere che le operazioni di un certo rilievo fossero tracciabili, ma grazie alle nuove disposizioni tutti i movimenti che prevedono somme superiori ai 2500 euro potranno essere tracciati, evitando il rischio di illeciti.Prima che fosse varata questa norma il limite per le transizioni per il libretto al portatore era fissato invece a 5000 euro.