Imprenditoria Femminile: Finanziamenti e Agevolazioni
Le aziende rosa sono cresciute dal 2009 al 2010 del 2,1%, contro una diminuzione dello 0,4% di quelle maschili. Un dato veramente interessante quello fornito da Unioncamere sullo stato dell’imprenditoria femminile nel nostro paese. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, nel 2011 le imprenditrici e lavoratrici autonome italiane erano oltre 1,5milioni, pari al 16,4% delle donne occupate.
Con una percentuale superiore alla media europea del 10,3%, stando ai dati di Confartigianato-Osservatorio sull’imprenditoria femminile. Anche se per le donne che lavorano i problemi sono sempre gli stessi: pochi servizi per le famiglie e difficile accesso al credito. Ecco allora alcune informazioni e iniziative utili per chi vuole superare questi ostacoli e lanciarsi nel mondo del lavoro.
In materia di finanziamenti per le donne la competenza è passata alle Regioni, che erogano fondi in modo autonomo e diverso fra loro. Anche se generalmente si tratta di contributi in conto interesse o fondi di garanzia per favorire l’accesso al credito. Pure le Province si adoperano per sostenere le donne che lavorano, imprenditrici e non. Come per Latina e Frosinone che nel Lazio detengono la maglia nera in materia di occupazione femminile e per questo motivo hanno istituito un bando per l’assegno di voucher da 1200euro da spendere in servizi di “cura e conciliazione”
Altro discorso è quello per i finanziamenti a fondo perduto, garantiti quasi in ogni regione per le donne che si vogliono mettere alla guida di un impresa.
Ci sono poi i fondi europei. La Commissione europea, molto sensibile sul tema, ha lanciato diversi progetti per creare una vera e propria retei di imprenditrici: dal sito Women Entrepreneurship Portal, che raccoglie enti e progetti dall’Ue, alla delegazione del Wes : European network to promote women’s entrepreneurship), che rappresenta imprenditrici di 31 Paesi.