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Liberalizzazioni Taxi: perché sono Contrari alla Manovra Monti?

Sebbene il governo Monti sta varando in questi giorni una manovra che interessa molte professioni, fra queste quelle dei tassisti è la maggiore oppositrice.

Da oltre una settimana le auto bianche scioperano e hanno ridotto i servizi in gran parte delle città italiane, annunciando, anche in queste ore, ulteriori manifestazioni di dissenso alle liberalizzazioni.

Ma cosa che non piace agli addetti di categoria del pacchetto liberalizzazioni che riguarda i taxi?

Le liberalizzazioni del governo Monti andrebbero a modificare drasticamente il metodo utilizzato per l’emissione di nuove licenze di lavoro.

In questo lungo periodo di sciopero e negoziati, i tassisti sono riusciti a strappare qualche punto in loro favore come quello di usufruire di un’IVA professionale per gli acquisti di beni strumentali, essendo oggi i tassisti l’unica categoria che non potrebbe farlo. Ma anche agevolazioni fiscal per l’acquisto dei mezzi e dei pezzi di ricambio, così come avviene per una qualsiasi impresa.

Per quanto riguarda le doppie licenze per i taxi dai conducenti arriva un no secco, anche si sono mostrati disponibili a ridurre il numero di ore lavorative (da 12 ad 8) accettando la presenza di un altro conducente, ma sempre in riferimento a un’unica licenza.

Altro aspetto di per cui le auto bianche sono in sciopero è il principio di territorialità: stando alla volontà del governo  ci sarebbe la possibilità che una stessa licenza rilasciata in un Comune operi anche in un altro. Un esempio pratico? Un tassista romano in questo modo potrebbe lavorare anche a Milano.

Un altro freno dalla categoria delle auto bianche è sul ruolo che l’Autorità dei Trasporti dovrebbe rivestire. Ovviamente i i tassisti vorrebbero si limitasse a un’azione di controllo e monitoraggio. Con il decreto al vaglio dell’esecutivo invece invece  avrebbe anche il compito di rilasciare le licenze.

E poi resta il nodo, ancora da sciogliere, sul riconoscimento che i conducenti di taxi vorrebbero che il loro lavoro fosse considerato usurante.

Per quanto riguarda la questione del numero delle licenze la manovra Monti ha stabilito che se occuperà  la nuova Autorità peri Trasporti. Fino a quando non verrà istituita, a partire dal 30 giugno la competenza è dell’Authority per l’Energia e il Gas.