Recessione 2012 italia: dati e ricetta dell'Ocse
Questi tempi moderni, diciamocelo pure, hanno cambiato e ampliato il nostro vocabolario che, volente o nolente, ha dovuto per forza assimilare parole come spread e recessione.
Con il termine recessione, in campo economico s’intende: “Quando il Prodotto Interno Lordo reale diminuisce per almeno due trimestri consecutivi”, ma qual è dunque la situazione italiana?
Secondo l’Ocse, dati alla mano, il Prodotto Interno Lordo, conosciuto anche come Pil, nel nostro Paese sta per segnare, in questo 2012, un calo pari a circa lo 0,5% contro il +1,6% previsto in precedenza anche se per il 2013 l’organizzazione con sede a Parigi prevede una crescita a +0,5%.
Stando a questi dati , ben al di sotto di quanto previsto nel bilancio 2012, saranno necessarie ulteriori misure nel 2012 per riportare sui giusti binari il consolidamento economico. L’Ocse non si è limitata a produrre dati ma ha voluto fornire anche alcuni accorgimenti che potrebbero essere utili per traghettare il nostro paese al di là della crisi.
Per uscire da questo periodo di recessione l’Italia dovrà mettere in pari il suo bilancio, almeno nel 2013, tagliare il debito e avviare fin da subito tutte quelle riforme strutturali utili per rafforzare la crescita economica del paese. Inoltre sempre secondo il rapporto Ocse:
“Il governo Monti ha poco spazio di manovra nell’azione di bilancio” e per questo motivo è costretto a rafforzare il consolidamento introducendo ulteriori strette di bilancio per rimettere in ordine i conti.
La strada da seguire sarebbe dunque quella del restringimento della spesa, piuttosto che un aumento delle tasse mentre nuove amnistie fiscali sarebbero controproducenti per il futuro della nazione.