Madrid e Atene influenzano l'asta dei Bot
Se non sono i giorni più neri nella storia dell’Unione Europea poco ci manca viste le manifestazioni di protesta andate in piazza in Grecia e in Spagna. A dir poco spaventose le cartoline provenienti da Madrid e Atene, immagini che, in un modo o nell’altro hanno penalizzato la situazione in borsa, influenzando l’asta dei nostri Bot.
Infatti il rapporto tra domanda e offerta si e’ fermato all’1,39 a fronte dell’1,69 toccato nel mese di agosto e in quelli immediatamente precedenti. In totale le richieste hanno superato di poco i 12,5 miliardi di euro a fronte dei 9 miliardi offerti e assegnati dal Tesoro. Inferiore alle attese il calo dei rendimenti.
L’attuale situazione è sfavorevole ai bond dei Paesi periferici dell’Eurozona e, inevitabilmente, ha innescato vendite su tutta la curva dei rendimenti, con una particolare concentrazione sulla parte breve. I rendimenti sono saliti, riducendo lo scarto rispetto ai livelli dello scorso agosto e al posto dell’1,3% lordo atteso dagli operatori il lordo è diminuito solo fino all’1,5%, con un calo di 0,08 punti sull’asta precedente. Dunque l’effetto Atene e Madrid ha di certo penalizzato l’asta dei Bot, ma prosegue il calo dei rendimenti, anche se intorno all’Italia ruota un certo ottimismo, vedi anche le dichiarazioni di Mario Monti.
Per quanto riguarda i Bot italiani, come detto in apertura, dobbiamo però considerare il contesto di mercato negativo e il risultato non proprio incoraggiante , dipendente da fattori non specificatamente italiani, ma è da segnalare il dato di fatto che vuole il rendimento più basso dallo scorso marzo a oggi.