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Mutuo a tasso BCE: è davvero conveniente?

Abbiamo già parlato di economie basate sui mutui a tasso fisso, quindi indicizzati sull’Eurirs (attualmente al 3,13% per 30 anni). Abbiamo affrontato anche il mutuo a tasso variabile, indicizzato sull’Euribor (1,28% per la scadenza a 6 mesi). Di recente, le banche hanno iniziato ad offrire anche un terzo tipo di finanziamento ipotecario, il “mutuo BCE”.

Si tratta di un mutuo che viene indicizzato sul costo del denaro quotato ogni giorno dalla Banca Centrale Europea. La differenza rispetto all’Euribor è che il tasso BCE si mantiene più stabile sulle lunghe scadenze. Ad esempio, negli ultimi due anni, le quotazioni si sono mosse poco dall’1% attuale.

Considerando, come abbiamo detto prima, che il tasso Euribor quota adesso l’1,28%, il mutuo BCE sembrerebbe il più conveniente. Non è detto: la convenienza del prestito va valutata dopo l’aggiunta dello spread, ovvero la quota di remunerazione della banca. Persino il tasso maggiorato dello spread potrebbe non essere indicativo; un mutuo potrebbe avere uno spread basso ma un’incidenza dei costi accessori (ad esempio l’istruttoria e le fideiussioni) importante, un altro mutuo potrebbe essere preferibile perché, pur avendo uno spread maggiore, sconta i costi accessori.