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Come versare i contributi volontari e i contributi Inps

Molti lavoratori anche dopo aver interrotto l’attività lavorativa continuano a versare dei contributi volontari, con l’intento sin troppo chiaro di aumentare l’importo della loro pensione.
Ricordiamo a tutti coloro che volessero iniziare a versare dei contributi volontari che la prima cosa da fare è quella di presentare la domanda all’Ente di previdenza. Soltanto dopo che la domanda sia stata accettata si può cominciare a versare.

Ma tutti possono versare dei contributi volontari?
No, non tutti. Soltanto chi ha maturato almeno 5 anni di contributi effettivi o chi ha maturato almeno tre anni di contributi nei 5 anni che precedono la domanda di contribuzione volontaria può iniziare a versare i fondi complementari di previdenza.
Per quanto riguarda i lavoratori part time, gli stagionali o i parasubordinati, questi possono aver versato soltanto un anno di contributi nei 5 anni precedenti.

È possibile, inoltre, richiedere all’Ente di previdenza il permesso di continuare con la contribuzione volontaria anche se si è lavoratori parasubordinati e si vuole continuare a versare i contributi nei periodi in cui si smette di lavorare. Stessa cosa avviene quando ci si astiene dal lavoro tra i tre e gli otto anni di vita del bambino o quando si usufruisce di permessi come allattamento o assenza per malattia del bambino quando questi ha tra i tre e gli otto anni.

Ma quanto si paga e in che modo? I contributi da pagare sono relativi a quanto si è guadagnato nel periodo precedente di attività lavorativa.
Solitamente si paga ogni tre mesi: entro il 30 giugno per i mesi da gennaio a marzo; entro il 30 settembre per i mesi da aprile a giugno; entro il 31 dicembre per i mesi di luglio settembre; entro il 31 marzo per i mesi da ottobre a dicembre.