Aprile 2012: sale lo spread italiano,continuano le manovre per salvare la Grecia
Mentre la Bce, la Banca Centrale Europea, mostra le sue preoccupazione sullo spread italiano e spagnolo, annunciando tra l’altro un probabile aumento della disoccupazione in queste aree, continuano le grandi manovre economiche per salvaguardare, o almeno per tentare di farlo, la Grecia.
Infatti il destino della Grecia e dell’Europa è ancora appeso a un filo, il governo ellenico nei prossimi giorni sarà costretto a rivelare di quanto capitale le banche statali hanno bisogno per affrontare il taglio sul debito sovrano, al momento sembra che le stime effettuate si aggirano sui 50 miliardi di euro e si spera che un aumento del 21% del prezzo delle azioni della banche possa limitare i danni, riducendo il salatissimo conto.
I principali istituti bancari della Grecia, cioè National Bank of Greece, Alpha, Eurobank Efgw Piraeus hanno perciò ipotizzato di dover ridurre il 75% sul loro debito mentre il resto dovrebbe provenire dallo scambio delle loro vecchi obbligazioni per i nuovi titoli a 30 anni.
Stando agli ultimissimi accordi stipulati per contenere la crisi greca e raccolti sotto il nome di Fondo di stabilità finanziaria Ellenica, cioè l’ HFS, acronimo che sta per Hellenic Financial Stability Fund, dovrebbe intervenire lì dove gli istituti bancari non sono ancora in grado di ricapitalizzare privatamente, ma questo intervento potrebbe ridurre il taglio a un 54%, cioè 7 miliardi di euro, anche se resta ancora tutto da vedere.
Inoltre, non bisogna dimenticare che c’è da salvare Agricultural Bank, per una capitalizzazione di borsa di 3, 3 miliardi di euro.
Insomma, come detto in apertura la ferita economica ellenica è ancora aperta e bisogna stare attenti all’apertura di nuove, vedi Italia e Spagna, che potrebbero dissanguare il Vecchio Continente