Carte di credito 2012: i costi
Nel nostro paese l’uso delle carte di credito non è ancora molto diffuso, infatti la prima forma di pagamento, nel 2012, resta il denaro contante e a contribuire a tutto ciò, ci sono i costi elevati a beneficio delle banche e dei gestori dei circuiti, a carico sia dell’acquirente, sia di chi vende il bene o servizio. Certo è un po’ come scoprire l’acqua calda ma se ce lo dice Confcommercio…
Infatti questo è quanto emerso da
”Credito e burocrazia: il ‘gattopardo’ delle imprese” è stato appena presentato al Forum dei giovani imprenditori di Confcommercio, in quel di Venezia. Con il decreto ”Crescita 2” viene stabilito che dal primo gennaio 2014 tutti i soggetti che effettuano la vendita di prodotti e servizi sono tenuti ad accettare anche pagamenti con carte di credito o di debito.
Nel nostro paese il numero di transazioni effettuate con carte di pagamento e di prelievo si è aggirato, nel 2011, ad oltre 2,520 miliardi per un importo complessivo di quasi 280 miliardi, ma il costo destinato al sistema bancario e finanziario, solo per la gestione delle carte di credito,è pari a quasi 2,4 miliardi di euro di cui poco più di 1 miliardo provenienti dalle famiglie e 1,41 miliardi dalle imprese.
Se si considerano solo i servizi finanziari non legati agli interessi passivi, l’indice dei prezzi al consumo su un periodo di 11 anni è aumentato del 57% quasi, oltre il 50% in più dell’indice di prezzo di tutti i servizi e una volta e mezzo di più del prezzo medio dei beni che passano dalla distribuzione commerciale.
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