Come versare la ritenuta d'acconto
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su come e quando si versa una ritenuta d’acconto.
Partiamo dall’inizio. Un professionista subisce una ritenuta d’acconto quando effettua una prestazione nei confronti di chi possiede una partita IVA, non nei confronti di un privato.
Di solito è il 20% dell’imponibile, ma ci possono essere delle differenze a seconda delle categorie a cui si fa riferimento. Questo importo rappresenta la ritenuta. Quindi chi deve pagare una prestazione ad un lavoratore non paga l’intera prestazione ma il totale detratto della ritenuta.
Fino a questo punto tutto chiaro. Ma per semplificare il tutto facciamo un esempio. Prendiamo una prestazione fissata a 100€ + IVA (solitamente sempre intorno al 20%).
In questo caso un privato dovrebbe versare al suo dipendente 120€, mentre un soggetto che deve fare la ritenuta d’acconto, darà 120 meno la ritenuta, fissata come già detto in precedenza, al 20% dell’imponibile, ossia 100€.
La ritenuta, come passo conclusivo, dovrà poi essere versata all’erario, da chi l’ha compiuta, cioè dalla persona o dalla ditta che ha pagato la prestazione.
Infine, sempre lo stesso soggetto dovrà spedire una certificazione del pagamento all’erario, in modo il destinatario, ossia colui che ha offerto la sua prestazione, possa detrarla nella successiva dichiarazione dei redditi.