Credito alle aziende 2012: record negativo
Registriamo purtroppo il record negativo, nello scorso semestre, sempre in riferimento al 2011, della contrazione del credito. Credito diminuito del 2,4% per le imprese e dell’ 1,6% per le aziende familiari.
Da notare come questo sia il peggiore dato mai registrato negli ultimi 14 anni.
A portare alla luce questi numeri è la Cgia di Mestre, che ha recentemente analizzato l’arco di tempo compreso tra il 1998 e lo scorso 2011, da cui è emerso che solo in quest’ ultimo semestre i prestiti sono diminuiti sia per le imprese sia per le aziende familiari.
Secondo Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre: “Bisogna dare ossigeno alle imprese, altrimenti corriamo il rischio che il numero di suicidi tra i piccoli imprenditori aumenti” aggiungendo “No al bollino blu per i negozi onesti col Fisco, lo Stato prima onori i 70 miliardi di debiti che ha verso le imprese”.
Non ci fanno sorridere nemmeno i dati diffusi dalla Condiretti: “sono aumentate del 30% le aziende del settore agricolo e agroalimentare in sofferenza nel far fronte al pagamento di mutui nel 2011. L’anno scorsole aziende del settore in sofferenza nel far fronte ai debiti pregressi sono aumentate di un terzo, mentre si è fatta sempre più drammatica la stretta creditizia che fa venire meno la possibilità di garantire liquidità”.
In parole prove il rischio per un’azienda o una famiglia di trovarsi lo sportello del credito bancario chiuso in faccia, in questo periodo è elevato, può infatti capitare statisticamente 6 volte su 10 nonostante l’’iniezione di liquidità erogata dalla Bce al sistema bancario.
Fondi che si sono tradotta per lo più in redditizi per gli istituti, acquisti di titoli di Stato, contrariamente a quanto promesso, cioè il sostegno all’economia italiana, che invece sta ancora languendo nella morsa del credit crunch.