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Fiat- Governo: 5 ore per l'Italia

Nella giornata di venerdì scorso la Fiat, Fabbrica Italiana Automobili Torino, si è impegnata  con il governo “a salvaguardare la presenza industriale del gruppo in Italia, anche grazie alla sicurezza finanziaria che deriva soprattutto dalle attività extraeuropee” , il brand automobilistico del Lingotto è deciso ad orientare il business  nazionale privilegiando la fase di export.

Questo è quanto emerso dalla nota congiunta di Palazzo Chigi e del gruppo automobilistico, diffusa poco dopo incontro, durato più di cinque ore, a cui hanno preso parte il presidente del Consiglio Mario Monti, i ministri Corrado Passera, Elsa Fornero, Fabrizio Barca e il sottosegretario Antonio Catricalà, oltre al presidente di Fiat John Elkann e il suo AD Sergio Marchionne.

Sempre dal comunicato congiunto si apprende quando riportiamo, cioè che “Fiat ha illustrato le proprie stime sull’andamento del mercato automobilistico italiano e internazionale e le prospettive strategiche di sviluppo futuro del gruppo, concentrandosi in particolare su quelle che possono derivare dall’integrazione delle piattaforme di Chrysler e Fiat”.

Inoltre la suddetta  nota riporta la volontà della Fiat a “riorientare il proprio modello di business in Italia in una logica che privilegi l’export, in particolare extra-europeo”, l’azienda automobilistica ha poi apprezzatol’azione intrapresa  del governo, “che ha giovato alla credibilità dell’Italia e ha posto le premesse, attraverso le riforme strutturali, per il miglioramento della competitività, oltre che per un cambiamento di mentalità idoneo a favorire la crescita”.

Sembra infine che gli investimenti futuri arriveranno in un momento più idoneo, quando il mercato automobilistico italiano avrà finito di contrarsi, non si parlerà quindi di nuovi pani di investimenti per tutto il prossimo 2013.