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La Finlandia è pronta a uscire dall'Euro

Il governo finlandese si dice attualmente preparato a ogni possibile evoluzione dell’onnipresente e ingombrante crisi economica che affligge l’area geografica del Vecchio Continente, e non solo, e che sembra ormai non avere fine,  infatti i politici di Helsinki si dicono pronti a ogni evenienza incluso il caso limite del collasso dell’unione monetaria, leggi la disgregazione dell’euro di cui tanto si parla ultimamente nel nostro paese in maniera abbastanza trasversale, dal Beppe Grillo Cinque Stelle al Silvio Berlusconi ritornante.

Questo almeno è quanto  ha voluto sottolineare il ministro degli Esteri di Helsinki, Erkki Tuomioja, in un’intervista al quotidiano britannico Daily Telegraph che andiamo a riportarvi qui di seguito:
“Le autorità finniche” ha voluto precisare il ministro parlando ad un media esterno alla zona Euro come lo è appunto la Gran Bretagna “hanno un piano operativo per ogni eventualità”, compresa  appunto anche la spaccatura dell’Eurozona, sebbene si tratti, ha poi continuato il ministro finlandese “di qualcosa che nessuno auspica, nemmeno i Veri Finlandesi (uno dei partiti conservatore e maggiormente euroscettico), figuriamoci il governo. Ma dobbiamo essere preparati”.

Tuomioja ha pero’ aggiunto che c’e’ una visione comune sul fatto che “una rottura dell’Eurozona nel breve e nel medio termine costerebbe piu’ che gestire la crisi”. In pratica per il momento l’Euro, nonostante la crisi è salvo, solo perchè uscirne comporterebbe molti più svantaggi rispetto all’attuale permanenza.

Dalla Finlandia ci insegnano quindi che il bicchiere mezzo pieno vale molto di più di quello mezzo vuoto, facendo buon visto a cattivo gioco, un atteggiamento che in campo economico, alla lunga può portare dei vantaggi.