L'Imu sulla prima casa azzerata? I pareri dei sindaci
L’Imu, l’imposta municipale unica, cioè lo spauracchio fiscale sbandierato ai quattro venti dal governo Monti unisce e divide. Stando infatti all’ultima ipotesi circolante al riguardo, cioè quella che vorrebbe i Comuni in grado di abbassare l’aliquota fino addirittura ad abolirla, divide un po’ tutti nelle opinioni, ma andiamo a vedere meglio il parere espresso dai sindaci che si sono ritrovati in mano questa patata bollente.
Secondo il primo cittadino di Torino, cioè Piero Fassino, questa ipotesi “va valutata: un piccolo comune può farlo ma per le grandi città bisogna fare due conti e vedere. Se sarà praticabile si farà, ma se non viene sostituita da qualcos’altro i Comuni non ce la fanno”. Si manifesta prudente anche Gianni Alemanno, sindaco di Roma, che ha rilasciato la seguente dichiarazione: “se possibile, lo faremo, occorre valutare l’impatto”, mentre per il milanese Giuliano Pisapia: “di certo non aumenteremo l’Imu sulla prima casa, ma non possiamo azzerarla. l nostro non è il partito dei sindaci, ma un patto dei sindaci, che da punti di vista politici diversi pensano al bene del loro territorio. Su questo c’è una coesione totale. È inaccettabile che il Governo faccia una tassa comunale e se ne appropri, è un provvedimento iniquo e anticostituzionale. Basterebbe una detrazione di 300 euro per modificare completamente la situazione, pagherebbe solo chi può pagare”.
Se così fosse, ma non ci resta che aspettare ulteriori notizie, sarà quindi competenza dei singoli comuni decidere come comportarsi riguardo all’Imu, una tassa che al momento potrebbe essere anche azzerabile, in pratica il sogno di tutti gli italiani.