Mutuo fisso o variabile 2012: quale scegliere?
Stando ai dati di inizio anno, recentemente diffusi daCrif, Assofin e Prometeia, per potere constatare un leggero miglioramento nel settore dei mutui bisognerà attendere il prossimo 2013, anche se l’andamento altalenante dei mercati finanziari, con lo spread che sembra sempre di più uno yo-yo con i suoi continui Sali e scendi, sembra aver fatto tornare gli investitori al mattone.
Ad ogni modo siamo ancora a inizio anno e tutto e perciò ancora da verificare, ma se volete investire nel settore immobiliare dovete tenere presente che forse, in questo momento, risultano lievemente più convenienti i muti a tasso misto, nonostante siano meno richiesti rispetto a quelli a tasso variabile che ad oggi non sono scesi al di sotto del 4,5%, rispetto al 6 dei fissi
Ovviamente la scelta di un tasso variabile per il proprio mutuo, rispetto invece ad un tasso fisso, comporta il continuo cambio dell’importo della rata mensile, cosa da non sottovalutare affatto, soprattutto per non doversi ritrovare a fare i classici conti senza l’oste in un periodo economicamente complicato come questo.
Inoltre non trascurate il fatto che una volta, quando e se, sarà passata la crisi, la vostra rata indicizzata sarà inevitabilmente destinata a salire, ad esempio tra due anni un mutuo variabile a 20 anni alle condizioni di oggi andrebbe ad attestarsi al 6,5%, e la rata ventennale aumenterebbe di circa 156 euro, passando a 789 euro, mentre il trentennale dovrebbe passare a 668 euro, con un incremento di 163 euro facendo così perdere ogni convenienza del variabile rispetto al fisso.
Ad ogni modo il nostro consiglio, prima di compiere un passo importante come questo, è di pensarci con calma e riflettere sulle proprie esigenze e sulle proprie possibilità future.