Occupy Wall Street ritarda la borsa di New York
Lo spread cala ma la borsa non vola, e quella di New York ha aperto addirittura in ritardo per colpa del movimento noto come Occupy Wall Street, ma andiamo quindi a vedere un po’ il perchè di questa strana situazione economica.
Nel corso del pomeriggio di ieri, il mercato obbligazionario italiano, ha aumenta il calo, trascinato nel tracollo dal mercato spagnolo, a sua volta appesantito dall’imminenza delle aste a breve e medio – lungo, sembra infatti che il peggioramento nel pomeriggio, sia stato comunque contenuto entro un range ragionevole.
Lo spread si è così ristretto di circa 100 punti in meno di due settimane, ed è arrivato a toccare un massimo di 349 punti base per poi assestarsi in chiusura in area 346 pb da 335 punti base della chiusura di venerdì scorso. La scorsa settimana aveva segnato un minimo dal 3 aprile scorso a 327 punti base. Il rendimento del Btp decennale, che è sceso venerdì sotto la soglia del 5% per la prima volta da marzo, stasera è risalito a 5,12% dal 5,02% dell’ultima chiusura.
Ma l’effetto borsa non è stato influenzato solo dall’ombra spagnola, infatti ieri il movimento noto come Occupy Wall Street, ha festeggiato il suo primo anniversario. Una decina di dimostranti di Occupy sono stati posti agli arresti da parte della polizia di New York durante la protesta organizzata dal movimento di fronte al New York Stock Exchange, dove si erano dati appuntamenti per ritardare l’apertura della borsa di New York.
Tutto ciò ha seguito le decine di arresti già avvenuti durante le manifestazioni del weekend, la nuova azione di disobbedienza civile non violenta ha celebrato il giorno effettivo del compleanno del movimento di protesta nato per dire basta alla concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi ricchi, all’insegna del famoso slogan Noi siamo il 99%.