Oltre i 50 euro si pagherà con la carta di credito?
Ci risiamo ed ecco che ancora una volta, l’ennesima, le proposte di legge del governo, fanno discutere, così dopo le recenti polemiche suscitate dalla tassa sulle bibite gasate, arrivano ora le discussioni riguardo al possibile obbligo dei pagamenti da effettuare tramite carta di credito o bancomat oltre la soglia dei 50 euro.
L’intenzione, abbastanza esplicita quanto improbabile, è quella di portare i consumi italiani alla tracciabilità totale, a partire dalla discutibile soglia dei 50 euro, pagamenti che dal prossimo anno potrebbero essere fatti solamente con moneta elettronica, cioè Bancomat o carta di credito.
Almeno questo è quanto previsto dalla norma contenuta nell’ultima bozza del decreto Sviluppo, messa a punto dagli uffici del ministri Corrado Passera che dovrebbe, o no, essere approvata entro fine mese. E’ bene però dire che stiamo parlando di un’ipotesi , che potrebbe partire dal primo luglio 2013, ma che potrebbe subire molte modifiche già prima di vedere la luce, come un possibile slittamento almeno al 2014 se non addirittura una cancellazione definitiva dell’obbligo della carta di credito per cifre minime.
Claudio De Vincenti, sottosegretario allo Sviluppo, ha ammesso che: “Stiamo lavorando non c’è nulla di definito nè sulla soglia nè sui tempi. Si ragiona sulle ipotesi, si correggono, si cambiano, si abbandonano.”
L’idea non piace però all’associazione dei consumatori Codacons che esprime tutta la sua perplessità definendola come «l’ennesimo inutile regalo alle banche».
La soglia è minima e l’idea improbabile in un paese, l’Italia, che conta una popolazione anziana poco avvezza alla tecnologia, per non parlare del fatto poi che il denaro contante è tuttora il metodo di pagamento preferito dagli italiani. L’impressione è che a questo punto vengano sbandierate sul campo dei media diverse idee, apprezzabili o meno, non stiamo a discutere di questo, utili per distrarre l’attenzione dai veri problemi.