Pagamenti elettronici: forti sul web ma in calo nei punti vendita
Qualcuno di voi si sarà trovato, qualche volta, a dover fare un regalo all’ultimo minuto e si cavato elegantemente di impaccio grazie ad un acquisto online. Qualcun altro magari ha intercettato, navigando sul web, l’oggetto tanto desiderato ad un prezzo più basso di quello del negozio, e così l’ha comprato. Insomma le compere online sembrerebbero essere il futuro, e spesso vanno a braccetto con le carte di pagamento, anche perché i pagamenti elettronici risultano essere l’unico modo di comprare sul web.
Ma mentre nell’e-commerce le carte di credito e le prepagate fanno registrare un boom, occupando oltre il 70% delle transazioni, nello shopping dal vivo sembrerebbe esserci più gusto a usare i contanti: è uscita in questi giorni una indagine dell’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, secondo cui il numero di Pos nei punti vendita sarebbe in flessione del 5% rispetto all’anno passato.
A diminuire è anche il valore medio dello scontrino effettuato con pagamenti elettronici, dagli 89 euro del 2008 agli 83 del 2009. Tutt’altro segno ha invece il movimento relativo agli ATM, gli automatic teller machines degli sportelli bancomat, aumentati del 13% dal 2007 al 2009. Sembrerebbe che gli italiani abbiano più dimestichezza con lo sportello bancario, che li aiuta a controllare le uscite mensili, saldare i servizi e non superare il budget.