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Mutui: la casa è il bene rifugio degli italiani: crescono i tassi fissi

La casa non è più una prima necessità, ma inizia ad essere vista anche e soprattutto come un bene rifugio. Cambiano le prospettive delle famiglie italiane in tempo di crisi e a fotografarle è il solito report trimestrale dell’ABI, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Dal complesso intreccio di indicatori e relazioni estese, si ricava che l’incontro favorevole di bassi tassi di interesse e prezzi calmierati del mattone ha favorito nell’ultimo biennio (quello immediatamente successivo alla depressione finanziaria) la crescita delle richieste di finanziamenti ipotecari. Parliamo di una crescita, per giugno 2010  del 4,7% (+9,5% a giugno del 2009), mentre i dati più recenti per il mese di ottobre 2010 segnalano un’ulteriore aumento pari a 8,3%; per di più, a questi incrementi non fa seguito un aumento del tasso di indebitamento delle famiglie, che si mantiene contenuto, specie in rapporto a quello degli altri paesi europei.

Il rapporto tra la rata media dei mutui ed il reddito, pur se in crescita, si è attestato sul 5,2% medio, incidenza di oltre 2 punti percentuali minore rispetto all’analoga registrazione del 2008. Confortanti anche le sofferenze che, merito di una politica attenta di erogazione dei mutui, riguardano l’1,5% del totale erogato. Conclude l’ABI, i muti a tasso fisso stanno recuperando terreno su quelli a tasso variabile: dal 21% al 26,5%, per un tasso medio ponderato, al netto delle spese, che è del 2,8%, lo 0,1% più di sei mesi.