Tra rata del mutuo, finanziamenti e assicurazioni, la tredicesima va in fumo
Un tempo, la sospirata tredicesima veniva spesa dagli italiani in regali a parenti e amici, oppure accantonata per il viaggio da sogno verso mete esotiche. Al giorno d’oggi, però, è ben noto che la crisi ha cambiato profondamente le abitudini di consumo di una larga fetta della popolazione: molte famiglie hanno incominciato ad arrivare con difficoltà alla fine del mese. Altre, pur di non rinunciare al tenore di vita che avevano, hanno preferito indebitarsi.
Così, un sondaggio della CGIA di Mestre rivela che oltre il 57% della tredicesima, per chi ce l‘ha, servirà ad onorare gli impegni presi con banche e fornitori di servizi e permetterà di tirare il fiato a chi ha vissuto per 12 mesi sul filo del rasoio. L’indagine, in collaborazione con Panel Data, ha evidenziato come oltre un Italiano su due dichiari di trovarsi in situazioni tali dover mettere in campo risorse straordinarie per coprire l’affitto, la rata del mutuo, l’assicurazione di auto o moto o le bollette.
Tra l’altro, le extra-mensilità storicamente erano spesso confluite in forme di risparmio che potessero garantire una vecchiaia tranquilla o un futuro meno duro ai figli. Quest’anno – ha evidenziato sempre l’indagine – a fronte di un 57% che se ne va in debiti, gli Italiani si premiano con gadget tecnologici (i prodotti Apple in cima alla lista) o vestiario per una parte pari al 13,7% della tredicesima. Del rimanente, tolto l’8,9% che se ne va in regali, il 28% sarà destinato ad un risparmio quanto mai magro.